Page 49 - Atti convegno Ramazzini 2024
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Ramazzini invita anche a una gestione attenta delle risorse economiche: non
            tutti i giovani medici possono permettersi viaggi sontuosi, ma questo non deve
            scoraggiarli. “Non vergognatevi, seguendo l’esempio di Galeno, di intraprendere
            un viaggio a piedi” [22], raccomanda. Anche il sacrificio economico viene inter-
            pretato come un investimento: “non è sprecare le proprie sostanze, bensì farne
            investimento: tutto quello che avrete speso vi sarà reso a suo tempo, e con gli

            interessi, dal viaggio medico” [22]. La visione pragmatica si intreccia così con
            un ideale morale: il medico deve essere pronto a rinunciare a comodità e denaro
            per accrescere la propria formazione, nell’interesse dei futuri pazienti e per la
            dignità della sua professione.

              In definitiva, Ramazzini fornisce con questi numerosi consigli un vero e pro-
            prio vademecum del viaggio medico: preparazione accurata, costruzione di una
            rete di contatti, annotazione sistematica delle osservazioni, attenzione ai feno-
            meni naturali, umiltà, e gestione oculata delle risorse.




              Modelli storici di medici viaggiatori

              Nella seconda parte dell’Orazione sedicesima, Ramazzini rafforza la sua argo-
            mentazione riportando una serie di esempi storici, illustri viaggiatori del mondo
            medico e scientifico che attraverso i loro pellegrinaggi hanno arricchito non solo
            la loro formazione personale, ma anche il patrimonio di conoscenze dell’uma-
            nità.

              Tra gli esempi antichi, spicca la figura di Galeno (c. 129–216 d.C.) che “la-
            sciò Pergamo, la città asiatica in cui era nato, per visitare tutta la Grecia” [22].
            Galeno non si limitò a un viaggio breve: navigò fino a Cipro, osservò la produ-

            zione del vetriolo, si recò in Palestina, e di lì partì a piedi per Roma. Proseguì
            attraversando la Tracia e la Macedonia, fino all’isola di Lemno, e giunse persino
            nelle terre venete, fermandosi ad Aquileia. Ramazzini sottolinea come Galeno
            non fosse spinto da curiosità vana, ma da una sete di conoscenza concreta:
            studiava la composizione della terra lemnia – un’argilla medicamentosa molto
            famosa nell’antichità e nel medioevo per le sue presunte proprietà terapeutiche



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