Page 47 - Atti convegno Ramazzini 2024
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Il viaggio medico come strumento di formazione
Se la vita è un viaggio, come Ramazzini ha magistralmente sostenuto nei
primi passaggi dell’orazione, allora il viaggio stesso può diventare lo strumento
principale della formazione del medico. L’autore si concentra sull’applicazione
pratica di questo concetto all’educazione medica: “ho affermato di proposito
che quel tipo di viaggio che un medico farebbe bene a compiere e che è degno
di essere esaltato al di sopra della volgarità di ogni altro consimile deve essere
un viaggio medico” [22]. Non tutti i viaggi, dunque, sono meritevoli: solo quelli
finalizzati alla crescita professionale e culturale hanno autentico valore.
Il “viaggio medico” deve essere intrapreso con un progetto chiaro: “prima di
mettersi in cammino si informi della natura dei luoghi, delle città e delle regioni
che vuole percorrere, e che inoltre abbia con sé un elenco di nominativi dei
più eminenti professori dell’arte ai quali dovrà chiedere udienza nelle singole
città” [22]. Per Ramazzini, la preparazione è fondamentale: ottenere lettere di
raccomandazione, stabilire contatti, essere pronti a sfruttare ogni occasione di
apprendimento. “Siffatte lettere sono per natura feconde, ed esse stesse a loro
volta ne producono altre” [22]. Il giovane medico può costruirsi una nuova rete
di relazioni: la stessa rete che Ramazzini aveva intessuto con i grandi medici e
intellettuali del suo tempo, come dimostra il ricco epistolario, che lo inserisce nei
principali circuiti della cultura scientifica, medico e filosofica europea del tempo.
Nel discorso emerge anche una riflessione sulla pratica stessa del viaggio
come esercizio per migliorare le proprie capacità cliniche: “un viaggio intrapreso
in questo modo corrisponde ad un’esercitazione di arte medica ininterrotta e
accurata” [22]. Ramazzini sottolinea come la pratica quotidiana in una sola città,
anche frequentando pazienti e colleghi, non possa mai uguagliare la ricchezza di
esperienze offerta dal viaggio: “credo che non ci sia nessuno che non concordi
con me sul fatto che da un viaggio medico si otterranno conoscenze maggiori
che da uno studio accurato ma rinchiuso tra le pareti domestiche nella città
natale” [22]. Il viaggio, dunque, espande l’orizzonte mentale, esattamente come
un fiume che si ingrandisce scorrendo dalla sua sorgente: “come i fiumi, i quali,
quanto più scorrono allontanandosi dalla sorgente, bagnando diverse terre, si
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