Page 43 - Atti convegno Ramazzini 2024
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De Morbis Artificum, venne chiamato a Padova per ricoprire la seconda cattedra
            di Medicina pratica. Si possono ritrovare numerosi riferimenti agli spostamenti
            tra Modena e Padova anche nel suo epistolario [11]. Il viaggio, dunque, non fu
            per Ramazzini solo un tema accademico, ma anche un’esperienza concreta di
            vita e di formazione, che egli intese trasmettere come valore fondante ai giovani
            studenti chiamati a intraprendere il difficile cammino della professione medica.

              L’Orazione sedicesima è un testo che si colloca a metà strada tra il trattato

            filosofico e l’esortazione educativa. Pronunciata da Ramazzini ormai anziano,
            malato e consapevole dell’approssimarsi della morte, l’orazione riflette la lucidi-
            tà di chi sente vicino il momento estremo e, non a caso, abbandona il consueto
            discorso sulle malattie e sui rimedi terapeutici per soffermarsi invece sui valori
            della medicina e sulla formazione delle future generazioni di medici.

              Il presente saggio intende analizzare l’Orazione sedicesima sotto diverse
            angolazioni. Da un lato, si propone un’esplorazione dei contenuti filosofici e
            culturali che sottendono il discorso: il viaggio come metafora dell’esistenza e
            come strumento di crescita intellettuale e morale. Dall’altro lato, si esaminano i
            consigli pratici che Ramazzini offre ai suoi studenti per trasformare il viaggio in

            un autentico percorso di formazione medica.
              Il testo viene inoltre contestualizzato sia all’interno della biografia dell’autore
            sia nel più ampio contesto storico della medicina antica e contemporanea al me-

            dico carpigiano. In molti suoi aspetti, questa orazione, così improntata sull’im-
            portanza dell’esperienza nella formazione professionale del medico, anticipa
            sensibilità che saranno proprie dell’empirismo settecentesco – in opposizione al
            razionalismo cartesiano –, dell’Illuminismo e, più in generale, di quella valoriz-
            zazione dell’esperienza che troverà piena sistemazione nella filosofia kantiana.

              Infine, si desidera evidenziare come l’orazione rappresenti, a tutti gli effetti,
            un vero e proprio “lascito” di Ramazzini: non solo un testamento scientifico, ma
            anche un testamento morale, destinato a ispirare le future generazioni di medici.

              Con questa premessa, procediamo ora ad approfondire i diversi aspetti
            dell’Orazione sedicesima, seguendo la struttura logica tracciata dallo stesso



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