Page 75 - Atti convegno Ramazzini 2024
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del lavoro, psicologo del lavoro:

              “Possiamo dire che quel lavoratore delle fogne aveva un’esperienza grezza
            relativa a qualcosa che aveva a che fare con le malattie da lavoro e che la
            comunità scientifica ignorava. Possiamo dire anche che da questa esperienza
            grezza Ramazzini ha saputo derivare un nuovo, fondamentale, capitolo della
            medicina: la medicina del lavoro in un testo scritto ancora in latino […] avevano
            già scoperto da tempo come si pulivano le fogne e come ci si potesse allora

            difendere solo con il massimo di bravura professionale, che permetteva il mi-
            nimo di tempo di esposizione ai miasmi delle fogne. Non è stato lui a scoprire
            la medicina del lavoro ma a scoprire che gli operai delle fognature avevano già
            scoperto che esisteva quella branca della scienza che, per certi versi, è ancora
            solo conoscenza operaia (il prodotto della esperienza grezza degli operai) e le
            soluzioni sono ancora dovute alle loro lotte per migliorare la produzione”. (6)




              La rivalutazione del mondo del lavoro per farne un tema letterario e
            tecnico

              Occorre considerare che per Platone l’artigiano non può essere un cittadino
            in senso compiuto. Nell’Economico di Senofonte vengono espresse le ragioni
            del disprezzo di cui nella pòlis sono oggetto gli artigiani dediti al lavoro manua-
            le: il lavoro artigianale si svolge in luoghi chiusi e malsani, intaccando il fisico
            e fiaccando il morale; si tratta di mestieri che assorbono tutte le energie ma

            in compenso viene esaltata l’attività agricola compatibile con la vita sociale.
            Secondo Aristotele i lavoratori manuali e i salariati, pur indispensabili, non pos-
            sono essere considerati cittadini di pieno diritto in quanto privi delle virtù anzi
            portatori di viltà e di bassezza che caratterizzano anche l’uomo di nascita libera
            che quei mestieri esercitano. In era romana Cicerone considera tra i mestieri da
            disprezzare quelli di esattore delle imposte e di usuraio ma anche il mercen-
            narius, il lavoratore non specializzato, privo di un sapere specifico, di un’ars; il
            lavoro degli artigiani in genere è considerato spregevole per lo stesso luogo in
            cui esso è esercitato, la sordida officina. Seneca giudica i mestieri manuali vol-




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