Page 74 - Atti convegno Ramazzini 2024
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minai attentamente i suoi occhi e vidi che erano molto arrossati e velati. Allora
gli chiesi come facessero i vuotatori di fogne a curarsi da tali disturbi. Rispose:
‘ritornando subito a casa, come farò io ora, si chiudono in una camera buia e vi
rimangono sino al giorno seguente lavandosi di quando in quando gli occhi con
acqua tiepida; questo è il solo modo per trovare qualche sollievo’. Gli chiesi se
provava bruciore alla gola, difficoltà a respirare, dolore alla testa e se quell’odore
non gli provocasse nausea. ‘Niente di tutto questo, rispose, e nessun organo,
eccetto gli occhi riporta conseguenze da questo tipo di lavoro; se volessi conti-
nuare a lavorare più a lungo, l’indomani sarei cieco, come è accaduto ad altri’”
Il caso sembra che tragga origine in maniera occasionale in ambiente fa-
miliare, suscita l’interesse professionale, non venale, del medico, che prova a
leggerlo con i propri abituali strumenti tra i quali svetta la raccolta della anam-
nesi patologica remota e prossima, cioè dando la parola al diretto interessato
che racconta, ascoltato, la sua storia. La terapia somministrabile dal medico va
subito in secondo piano rispetto alla “profilassi” prescritta ed autosomministrata
dal paziente, i bagni oculari in ambiente oscurato. Le note di prevenzione sono
impartite dallo stesso lavoratore, la riduzione al minimo possibile della dose
delle sostanze nocive riducendo il tempo di esposizione. Profilassi, terapia e
prevenzione che il nostro non può che condividere e mutuare con umiltà, in
pratica “rubando” al lavoratore l’interpretazione e riconoscendo l’impotenza o
per lo meno l’insufficienza della sua scienza medica.
Ramazzini giustamente si pone l’interrogativo: perché vengono colpiti sol-
tanto o prevalentemente le mucose oculari e poi l’apparato visivo nel suo in-
sieme? Agli effetti non riesce a rispondere, pur sciorinando, noiosamente, tutta
la letteratura disponibile e ricorrendo inutilmente ad altre sue osservazioni sulla
patologia oculare dalle quale semmai, involontariamente, si rende conto della
trasmissibilità da nonna a nipote di una infezione; ed allora passa dal lavoratore
al medico anche la nozione che quel lavoro si correla con la patologia oculare
ma non con effetti sul sistema nervoso centrale e sull’apparato respiratorio.
Non sono note perché inedite le considerazioni su questo episodio di Ivar
Oddone partigiano, medico, fautore della linea sindacale per la lotta alla nocività
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