Page 39 - Atti convegno Ramazzini 2024
P. 39

Numerosi sono stati i tentativi di identificare con precisione il luogo della sua
            sepoltura a Padova e analizzare i presunti resti [10]. A supporto della ricostruzio-
            ne della sua lunga esistenza, i biografi hanno potuto contare su una ricchissima
            raccolta epistolare, che documenta i suoi rapporti personali e accademici di
            Ramazzini e fornisce preziose testimonianze sulla sua attività scientifica e sulla
            rete culturale in cui si muoveva [11].

              Parallelamente allo studio della vita del medico carpigiano, la gran parte dei

            suoi scritti sono stati oggetto di analisi approfondite, volte a esplorarne con
            attenzione i contenuti scientifici e metodologici [12]. Particolare attenzione è
            stata riservata alla sua opera più celebre, il De Morbis Artificum (Modena, 1700)
            [13]. Di quest’opera non solo si sono esplorate le questioni cliniche, ambientali e
            sociali affrontate nei diversi capitoli, ma si è anche messa in evidenza l’originale
            organizzazione del trattato per categorie professionali, l’intuizione precoce dei
            diversi rischi — chimico, biologico, fisico, ergonomico e psicosociale –, l’ado-
            zione di un metodo clinico ed epidemiologico e un’attenzione alla prevenzione
            particolarmente innovativa per il suo tempo [14-17]. Sono state esaminate nel

            dettaglio le fonti citate da Ramazzini nel testo e ricostruito il contesto culturale
            in cui l’opera nacque [18-19]. Non sono mancate, talora, interpretazioni anacro-
            nistiche, che hanno letto il testo con categorie e sensibilità proprie del pensiero
            moderno. La fortuna critica di Ramazzini si è estesa anche alla sua eredità cul-
            turale: nel corso dei secoli, la sua opera è stata riletta e utilizzata in modi diversi,
            anche da diverse parti politiche, passando dall’esaltazione patriottica nell’Italia
            del primo Novecento alla riscoperta scientifica in ambito internazionale come

            antesignano della medicina del lavoro moderna. Una fortuna dovuta non solo
            all’originalità del tema trattato, ma anche alla capacità di Ramazzini di coniuga-
            re osservazione clinica, attenzione all’ambiente e impegno sociale, anticipando
            sensibilità che troveranno pieno sviluppo solo nei secoli successivi.

              La lunga e approfondita tradizione di studi rende difficile, per uno storico
            della medicina di oggi, aggiungere qualcosa di veramente nuovo o originale
            sulla biografia di Ramazzini, né appare necessario soffermarsi ulteriormente, nei
            dettagli, sull’opera che pose le basi della medicina del lavoro. Non sorprende,



                                             39
   34   35   36   37   38   39   40   41   42   43   44