Page 21 - Atti convegno Ramazzini 2024
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dopo il corso De Morbis Artificum (3, 5, 7).

              Nei successivi due secoli, all’argomento non è stato più dedicato nessun corso
            di lezioni. Nel 1901, Luigi Devoto ha ottenuto dalla Scuola medica dell’Università
            di Pavia di avviare un nuovo insegnamento: il corso di Medicina del lavoro. Se
            la proposta di Devoto ha avuto il merito di anticipare un movimento culturale
            e sociale che si sarebbe sviluppato in seguito, a Modena è stato necessario
            attendere più di trent’anni affinché fosse offerto agli studenti un analogo corso

            di studi. Infatti, dopo molti lustri di disinteresse, a partire dal 1934 la Scuola
            medica modenese ha introdotto nel proprio ordinamento un corso complemen-
            tare intitolato Medicina del lavoro. I primi docenti incaricati dell’insegnamento
            sono stati professori di clinica medica e di medicina interna: da Pietro Sisto
            a Domenico Mircoli, già allievo di Alessandro Dalla Volta, a Carlo Mauri della
            Scuola pavese di Edoardo Storti e Adolfo Ferrata. Nel 1969 la Facoltà medica
            modenese ha deciso di affidare l’incarico di docenza a medici, per lo più specia-
            lizzati in Medicina del lavoro e allievi della Scuola pavese di Salvatore Maugeri.
            Dal 1969 a Emanuele Capodaglio e dal 1977 al mio diretto predecessore Ales-

            sandro Cavalleri che ho avuto la ventura di sostituire nella titolarità della materia
            trasferendomi da Pavia nel 1993. Da quell’anno, con l’applicazione del riordino
            della didattica universitaria previsto dalla tabella xviii, la Medicina del lavoro è
            divenuta un insegnamento fondamentale per la formazione del medico.




              L’episodio del fognaiolo nella cloaca maleodorante stimola la curio-
            sità del Magister e ispira la Diatriba

              Anche se già a partire dal 1660, durante la sua triennale permanenza nella
            Maremma viterbese, Ramazzini aveva cominciato a manifestare curiosità e at-
            tenzione nei confronti della gente povera e dei lavoratori, il vero momento in cui
            ha iniziato a coltivare l’idea di occuparsi della salute dei lavoratori è descritto
            nell’episodio che ha come protagonista il fognaiolo. Lo ha specificato il Magister
            stesso nella Diatriba facendo luce sull’evento che ha stimolato il suo interesse,
            lo ha convinto a esaminare i problemi di salute di chi lavorava e lo ha incorag-




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