Page 118 - Atti convegno Ramazzini 2024
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causa) quello che è oggi conosciuto come “rischio da agenti biologici”. Ne è un
             esempio l’intuizione che venne a Ramazzini, osservando una levatrice che si era
             infettata entrando in contatto con materiali biologici infetti provenienti da una
             donna affetta da sifilide, che lo spinse a riconoscere la trasmissione per questa
             via della malattia, che oggi sappiamo essere dovuta al Treponema pallidum,
             scoperto solo nel 1905: “…La levatrice si era infettata le mani per aver toccato

             i lochi di una sifilitica…avendo imparato sulla propria pelle che la sifilide e altre
             malattie si trasmettono per contatto diretto…”, cap. XIX - Le malattie delle
             levatrici (3, 5).

               Ma, attraverso le sue osservazioni, Ramazzini individua e classifica anche
             un’altra categoria di rischi occupazionali, quelli legati al sovraccarico funzionale
             ed alle posture incongrue (e, su questa base, può essere considerato anche
             come il padre di una disciplina attualissima: l’ergonomia).

               Infine, il suo metodo, basato sull’osservazione diretta, ha avuto un ‘importan-
             za decisiva nel consentire a Ramazzini un’altra delle sue rivoluzionarie intuizioni.
             Infatti, solo la conoscenza dei “pericoli” presenti, e delle caratteristiche e moda-
             lità dell’esposizione (valutazione del “rischio”) acquisita attraverso i sopralluoghi,

             alla luce della riconosciuta importanza della prevenzione (“Longe praestantius
             est praeservare quam curare”)(5) gli ha permesso di ipotizzare idonee misure
             atte a prevenire l’insorgenza dei disturbi e delle malattie dei lavoratori (6). Come
             ulteriore esempio della grande modernità, va poi anche osservato che spesso le
             misure sono identificate stando anche ad ascoltare le esperienze ed i suggeri-
             menti dei lavoratori stessi (6).

               In conclusione, possiamo certamente affermare, tra gli indiscussi meriti del
             “Maestro di Carpi”, che ne fanno, a ragione, il padre riconosciuto della moderna
             Medicina del Lavoro, quello di aver studiato, e riconosciuto con un approccio
             sistematico, già nella seconda metà del ‘600, i rischi connessi con vari lavori,

             e le malattie dei lavoratori, grazie al suo metodo originale e del tutto innovativo
             sviluppato, basato sull’osservazione diretta del lavoro e dei lavoratori, che, ac-
             canto alla sistematica ricerca delle fonti, consentiva non solo di individuare le
             relazioni tra lavoro e specifiche malattie e riconoscere la causa (o le cause), ma


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