Page 123 - Atti convegno Ramazzini 2024
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nardino Ramazzini aveva saputo considerare. Negli anni ’90 più del 90% degli
            studi sulla cancerogenesi nei luoghi di lavoro includeva solo uomini; arrivando
            ai giorni nostri circa il 60% degli studi epidemiologici considera adeguatamente
            il sesso biologico nell’impostazione e nell’analisi. Rimane ancora molto attuale
            la mancanza di rappresentazione di donne appartenenti a minoranze etniche
            (non-white women).

              Una delle lezioni che Bernardino Ramazzini ci ripropone ancora oggi è sul

            motivo per il quale è importante considerazione il sesso biologico e pertanto
            includere la popolazione femminile nelle valutazioni sulle popolazioni lavorative.
            Tornando alle suore, innanzitutto le ricerche scientifiche che considerano solo
            uomini non possono valutare gli aspetti legati alla influenza ginecologica. Non
            sono in grado di evidenziare le differenze biologiche e di contesto di esposizione,
            di suscettibilità ed anche nell’assorbimento degli inquinanti

              Inoltre, la sapiente arte dell’anamnesi lavorativa, se non ben condotta non
            consente d distinguere adeguatamente i compiti specifici (i cosiddetti job tasks)
            all’interno della stessa mansione tra uomini e donne. In alcuni casi, è stato os-
            servato che le donne hanno una percezione e una narrazione del rischio lavora-

            tivo diversa, e questo può influenzare il modo in cui l’esposizione viene riportata.
              Gli studi che non considerano anche le esposizioni extra-lavorative — come
            ad esempio il lavoro domestico, spesso invisibile — rischiano di perdere una

            parte importante del quadro. Immaginiamo, ad esempio, che la donna raffigu-
            rata nella foto mentre sorregge una sedia stia aiutando il marito: è un tipo di
            contributo non formalizzato, ma reale e che non usufruisce di protezione ade-
            guata (Figura 3).

              Perché ci preoccupa oggi la mancanza di studi sul lavoro femminile? Perché
            le donne rappresentano una quota crescente della forza lavoro, spesso impie-
            gate in contesti nuovi o “atipici”, non più confinati nelle attività tradizionalmente
            femminili. Possono quindi essere esposte a sostanze pericolose — pensiamo
            agli agenti chimici — senza che esistano sufficienti dati per programmare mi-
            sure efficaci di prevenzione.




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