Page 113 - Atti convegno Ramazzini 2024
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olendo introdurre la tematica dei rischi per la salute connessi
                            alle attività lavorative e della loro valutazione dobbiamo rico-
                            noscere che, seguendo un criterio rigidamente cronologico,
                            Bernardino Ramazzini non è stato il primo medico ad inte-
              Vressarsi ed a rilevare l’esistenza di malattie che colpivano
            con una particolare frequenza taluni gruppi di lavoratori. Infatti, già in preceden-

            za possiamo trovare alcune osservazioni nelle opere grandi studiosi e medici
            dell’età greco-romana, quali Ippocrate, Lucrezio, Plinio il Vecchio e Galeno (1).
            Inoltre, circa un secolo e mezzo prima di Ramazzini, Theophrastus Phillippus Au-
            reolus Bombastus von Hohenheim, noto come Paracelso, pubblicava “Von der
            Bergsucht oder Bergkranckheiten drey Bücher” (1533-34), considerata la prima
            monografia dedicata alle malattie gli addetti all’estrazione e alla lavorazione dei
            metalli, nella quale cui veniva descritta, tra l’altro, una patologia denominata

            “malattia delle montagne”, caratterizzata da tosse e dispnea, che poteva pro-
            gredire fino alla cachessia (2).
              Ancora, merita sicuramente una menzione l’appena precedente “De Re Me-

            tallica” di Georgius Agricola, pubblicato nel 1556, storico testo nel quale ven-
            gono indagati e trattati con minuziosità vari aspetti del lavoro di estrazione,
            fusione e raffinazione dei metalli. In questo testo Agricola identifica il mestiere
            di minatore come una importante fonte di rischio per la salute dei lavoratori,
            con particolare riferimento agli infortuni e alla frequente occorrenza di patologie
            polmonari, oftalmiche e osteoarticolari (1).

              Deve però certamente essere riconosciuto che nessuno, prima di Ramazzi-
            ni, aveva indagato in modo sistematico e con un approccio scientifico basato
            sull’osservazione, le relazioni tra le diverse tipologie di lavoro e le malattie dei
            lavoratori addetti. Grazie alla sua grande capacità di osservazione ed allo spirito

            critico, Ramazzini si rese conto della frequenza con cui l’esercizio di numerose
            attività lavorative poteva condurre a dei danni a carico di vari organi ed apparati
            dei lavoratori addetti, e della possibilità di impedirne la comparsa attraverso l’at-
            tuazione di attività di prevenzione mirate. Consapevole della grande importanza
            di queste osservazioni, decise di raccoglierle in modo sistematico e divulgarle



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