Page 114 - Atti convegno Ramazzini 2024
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attraverso un testo specificamente dedicato, il “De morbis artificum diatriba” (3,
             4).

               Ma dobbiamo rilevare che la reale originalità anzi, la genialità, dell’opera di
             Ramazzini è fondata non solo messaggio relativo alla necessità di ricercare in
             modo sistematico ed identificare le attività che comportavano una maggiore fre-
             quenza di alcune alterazioni dello stato di salute nei lavoratori addetti, ma anche,
             ed in misura non meno importante, sul metodo sviluppato ed applicato. Parte

             imprescindibile di tale metodo, e che ne costituisce una delle basi fondamen-
             tali, è la consapevolezza della necessità di identificare non solo il lavoro svolto
             ma anche, nell’ambito del lavoro, i fattori in grado di indurre tali alterazioni, e
             le modalità e le condizioni che portano tali fattori ad indurle e influenzano la
             probabilità di comparsa.

               Per illustrare meglio il concetto, per i nostri fini diviene necessario introdurre
             in questa sede i concetti di “rischio” e di “pericolo”. Nella nostra lingua, nell’uso
             corrente tali termini vengono utilizzati come se sostanzialmente fossero sinoni-
             mi, ma in realtà non è proprio così.

               In ambito scientifico, il termine “pericolo” dovrebbe essere applicato per indi-
             care la potenzialità intrinseca di un determinato fattore di provocare un danno
             (nel nostro caso, un danno per la salute). Secondo l’autorevole definizione ripor-
             tata nella nostra normativa, è la proprietà intrinseca di un determinato fattore

             (agenti biologici, chimici, fisici, organizzazione del lavoro, ecc.) avente il poten-
             ziale di causare danno (D.Lgs. 81/2008).  Ad esempio, un metallo quale il man-
             ganese ha la potenzialità intrinseca di indurre un danno neurologico. Oppure, la
             radiazione ultravioletta solare può indurre a breve termine delle ustioni cutanee
             o anche, in tempi più lunghi, dei tumori cutanei.

               Ma questo significa che tutte le volte che in un lavoratore esiste un’esposizio-
             ne a manganese dobbiamo attenderci un danno neurologico? Oppure che tutti
             i lavoratori esposti alla radiazione ultravioletta solare svilupperanno delle ustioni
             solari e, più avanti, dei tumori cutanei?

               Ovviamente la risposta non può essere che negativa: la comparsa, o meno,



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