Page 28 - Atti convegno Ramazzini 2024
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egli ha suggerito di sciacquarli con acqua tiepida. Ma ha piena consapevolezza
             che la prosecuzione di quel compito ingrato avrebbe aggravato la malattia. Sup-
             ponendo che la malattia sarebbe evoluta in modo sfavorevole, ha formulato una
             prognosi infausta dell’affezione. Essa non sarebbe guarita ma avrebbe condotto
             l’individuo alla cecità. Si è dimostrato realista, ma non privo di umana compas-
             sione. E a quei poveretti destinati a perdere la vista, ha suggerito di trovare un

             altro mestiere per evitare di ridursi a mendicare. Ha anche offerto qualche sug-
             gerimento utile a prevenire il danno. Per mitigare il fetore proveniente dal lerciu-
             me maleodorante, ha consigliato di limitare la durata del lavoro al fine contenere
             l’esposizione alla sostanza nociva. Da ultimo, ha proposto con buon senso di
             proteggere il viso per tentare di difendersi da quelle mefitiche esalazioni.

               Le osservazioni dei problemi di salute dei compagni di lavoro del fognaiolo
             rivelano un Ramazzini attento non solo al singolo individuo ma anche al gruppo.
             Un Ramazzini, per così dire epidemiologo. A questo proposito, non si può fare a
             meno di ricordare che per questo rilievo e per altre annotazioni, Carlo Zocchetti
             che assieme a Vito Foà ha studiato a fondo l’opera del Carpigiano, lo ha definito

             un epidemiologo ante litteram, un epidemiologo prima del tempo, un pioniere
             (12). Tra i numerosi contributi del Magister che attengono alle osservazioni che
             oggi di definirebbero epidemiologiche si devono citare almeno due eventi: l’epi-
             sodio relativo all’epidemia di peste bovina e il caso di inquinamento ambientale.
             Il primo evento è descritto nella xiii orazione che contiene il noto precetto “me-
             glio prevenire che curare”. L’orazione descrive l’epidemia di peste bovina nel
             territorio della Repubblica di Venezia e le misure prese per contenerla, misure

             sorprendentemente simili a quelle adottate per contrastare l’epidemia di COVID.
             Il secondo evento riguarda un caso di inquinamento del territorio e testimonia
             l’interesse di Ramazzini per l’ambiente di vita. Nella Diatriba, egli descrive l’epi-
             sodio che aveva causato una disputa tra un cittadino a difesa della salute degli
             abitanti del villaggio e un imprenditore proprietario di una fabbrica che inquinava
             l’aria. Al di là della narrazione dell’evento che documenta l’attenzione del Magi-
             ster verso un problema di pubblico interesse, colpiscono le sue riflessioni e, in
             particolare, le sue parole a commento dell’episodio. Parole che sottintendono la




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