Page 94 - Atti convegno Ramazzini 2024
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mostrato di aver compreso l’utilità e l’importanza della nuova Istituzione. Peral-
             tro, A. Fraschini, dirigente della Cooperativa dei verniciatori, contrapponendosi
             con accenti molto critici allo psichiatra Paolo Pini (1875-1945) si schierava a
             favore della Clinica difendendo Devoto dalle frecciate degli oppositori [12].

               Importanti sostegni economici per la fondazione della Clinica, oltre che dal Re
             d’Italia, dal Governo, dalle istituzioni cittadine provennero non solo da numerosi
             industriali particolarmente illuminati ma anche da donazioni di cooperative (oggi

             sindacati) di lavoratori.



               Milano fra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900: le iniziative umanitarie,
             le rivendicazioni dei lavoratori

               I tempi erano però maturi perché un istituto scientifico specificatamente dedi-
             cato allo studio delle malattie professionali potesse nascere nella città che tradi-
             zionalmente in Italia aveva sempre rappresentato il principale punto di sviluppo

             dell’industria, dell’artigianato e del commercio. In questa città molte altre inizia-
             tive rivolte a tutelare il benessere e la salute dei lavoratori e delle loro famiglie si
             erano sviluppate. Di seguito vengono riportati due esempi.

               Grazie a un lascito di 12 milioni. fu fondata nel 1893 dal filantropo Prospe-
             ro Moisè Lauria (1814- 1892) la Società Umanitaria, Istituto di beneficenza e
             cultura. con lo scopo di aiutare i diseredati […] procurando loro assistenza, la-
             voro ed istruzione. Ersilia Bronzini (1859 -1933) moglie del futuro sindaco Luigi
             Majno, che con il marito fu di grande supporto alle attività di Devoto per la na-
             scita della Clinica, fondò nel 1899, in collaborazione con la scrittrice Ada Negri
             (1870-1945), l’Unione Femminile per la emancipazione delle donne attraverso

             la acquisizione dei diritti politici, sociali e civili. In memoria della figlia, deceduta
             giovanissima nel 1902, aprì l’Asilo Mariuccia per il ricovero delle bambine e
             adolescenti avviate alla prostituzione. La Majno, grazie ad uno stretto rapporto
             intrattenuto con Luigi Mangiagalli, direttore della Clinica Ostetrica Ginecologica,
             aprì la Guardia ostetrica in collaborazione con Anna Kuliscioff (1854-1925), la
             “dottora dei poveri”. A questo proposito Devoto, nella relazione di inaugurazione



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