Page 57 - Atti convegno Ramazzini 2024
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red by the large literature to which the doctor refers constitute for historians a
            starting point for reflection on the use and methods of selection of sources in
            scientific environments in the modern age.




                              el 1682 lo Studio pubblico s. Carlo avvia una nuova fase
                              riaprendo agli studenti e ai docenti grazie agli sforzi con-
                              giunti della Congregazione di s. Carlo, della Comunità e di
                              privati. Bernardino Ramazzini (1633-1714) tiene l’orazione

              Ninaugurale in cui enfatizza la continuità e la permanenza
            dell’istituzione nell’auspicio, però, che essa volga ad un rinnovamento, soprat-
            tutto per quanto riguarda i piani didattici che ora dovranno accogliere aperture
            disciplinari e nuovi corsi ad esprimerle.

              Presso lo studio, a Ramazzini è affidata la cattedra di Medicina (Insitutiones
            medicales et Lectiones in Aphorismos Hippocratis) che sarà sdoppiata in due
            corsi, rispettivamente di Insitutiones e Aphorismi, tenuti alternativamente da Ra-
            mazzini e da Francesco Torti.

              Durante l’anno accademico 1690/1691, Ramazzini tiene un corso dal titolo
            De Morbis Artificum in occasione del quale intende presentare il lavoro e le
            riflessioni scaturite da anni di indagine. Argomenti, dati e osservazioni conflu-

            iranno poi nel trattato De morbis artificum Diatriba che egli compone in un
            arco di tempo di circa dieci anni. L’editio princeps è pubblicata a Modena nel
            1700; quella definitiva invece è data alle stampe a Padova nel 1713. L’edizione
            padovana presenta tredici nuovi capitoli, oltre ai quarantuno già esistenti. Si
            tratta indubbiamente della prima opera che descrive le condizioni di lavoro e
            di salute di uomini e donne impegnati in specifiche attività di lavoro. Ramazzini
            procede con metodo nella sua disamina e prende in considerazione i fattori es-
            senziali che determinano le condizioni di lavoro (i cicli produttivi, le modalità di
            svolgimento dell’attività nonché la natura delle sostanze lavorate). Definisce poi

            il quadro clinico dei lavoratori richiamato ed illustrato da una abbondante lette-
            ratura medica, presa in rassegna a partire dalle fonti classiche fino alle autorità



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