Page 58 - Atti convegno Ramazzini 2024
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più recenti. A seguire, segnala i mezzi utili a tutelare la sicurezza delle persone
e la salubrità degli ambienti e indica le terapie che possono adattarsi meglio alla
cure di quel tipo di malattie in quel tipo di pazienti.
Nella Prefazione al trattato Ramazzini dichiara di avere fatto quanto occorreva
per studiare al meglio ‘tutte le caratteristiche del lavoro manuale’, non senten-
dosi sminuito se questo interesse lo conduceva a visitare anche i laboratori più
umili. D’altra parte, conclude: ‘in questa nostra poca anche la medicina impiega
osservazioni derivate dalla meccanica’.
L’interesse per le macchine, per l’osservazione puntuale e mirata; la convin-
zione, più volte espressa, che dall’ uso razionale delle risorse e dei mezzi derivi
il benessere comune, che la scienza, quindi, possa contribuire al miglioramento
concreto dell’esistente, richiamano, in Ramazzini, l’idea baconiana del “culto
per le cose”.
Nel 1580 Bernard Palissy, il ceramista francese, invitava filosofi e scienziati a
visitare le botteghe degli artigiani:
Mediante la pratica io provo essere false in più punti le idee di molti filosofi…
In meno di due ore ciascuno potrà rendersene conto purché si prenda la pena
di venire nel mio laboratorio. In esso si possono vedere cose mirabili, messe a
prova e testimonianza dei miei scritti, collocate in ordine e con delle scritture al
di sotto, affinché ciascuno possa istruirsi da solo.
Come molti suoi contemporanei, Ramazzini si basa sull’ esperienza e sull’
osservazione: entrambe costituiscono il presupposto per cogliere la concreta
entità di ogni fenomeno. L’idea di una scienza capace di rendere conto della
realtà, e utile a modificarla, fu condivisa da intellettuali, scienziati e medici del
tempo, in Europa e in Italia, durante e dopo esperienze significative, ma non
isolate, come quella dell’Accademia del Cimento a Firenze.
Il lavoro manuale, il buon funzionamento della macchina artificiale e la buona
salute dell’uomo che la aziona, sono essenziali per il progresso degli Stati.
Ramazzini sottolinea:
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