Page 159 - Atti convegno Ramazzini 2024

Se i rischi non si valutano, se i rischi non si conoscono, non potranno mai
essere gestiti correttamente.

Diventa importante, come dice il D.Lgs. 81/08, ovvero il testo unico in materia
di sicurezza nei luoghi di lavoro, valutare tutti i rischi, non solo quelli infortunisti-
ci, ma anche quelli che causano un danno a lungo termine.

Un esempio calzante dei giorni nostri è rappresentato dalle sick building
syndrome. Questo termine che indica la “sindrome da edificio malato” viene
utilizzato per descrivere situazioni in cui gli occupanti di un edificio vanno incon-
tro a gravi effetti sulla salute che sembrano correlati al tempo trascorso in un
edificio, senza che sia possibile identificare una malattia o una causa specifica.

I disturbi possono essere legati alla permanenza in una stanza o in zona spe-
cifica dell’ambiente (esempio di lavoro), oppure possono essere diffusi in tutto
l’edificio (8). In considerazione dell’aumento di uffici in grandi edifici, palazzi e
grattacieli senza ventilazione naturale, questo tipo di rischi dovrò essere dovran-
no valutata sempre di più frequentemente.

Nella valutazione dei rischi, ad esempio, in ambienti a rischio infortunistico
basso, come uffici o attività commerciali, si dovrebbe andare a valutare ogni
aspetto legato alla salute e sicurezza dei lavoratori, tra cui appunto tutti quei
potenziali contaminanti che possono far sorgere tali disturbi.

Si dovrebbe valutare la concentrazione di CO2, marker per eccellenza della
qualità dell’aria, che se è ad alti livelli, può portare a sintomi come mal di testa,

sonnolenza, nausea e vertigini. Si dovrebbe tenere sotto controllo il livello di
polveri sottili, i livelli di VOC (Composti Organici Volatili), di formaldeide, classici
inquinanti in door che possono portare rischi più o meno gravi per la salute a
lungo termine.

Anche in nel caso del Radon, gas cancerogeno ma invisibile, insapore, inco-
lore, che ha un effetto cancerogeno è necessario anzitutto valutare il rischio,
effettuando delle misurazioni, valutando empiricamente il rischio, e informando
adeguatamente i lavoratori.

Tutto ciò non basta. Serve una organizzazione della sicurezza che gestista e

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