Page 163 - Atti convegno Ramazzini 2024
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between work and living environments is indeed recognized, evident in issues
such as asbestos and pesticides. Organizations like ISDE (International Society
of Doctors for the Environment) use scientific advocacy practices to influence
health policies. The current challenge requires a perspective that encompasses
sustainability and overcomes the conflict between environmental protection and
industrial development. Ramazzini’s legacy continues to inspire health profes-
sionals in addressing environmental threats with scientific rigor and civic com-
mitment.
uando Bernardino Ramazzini pubblicò nel 1700 il suo ri-
voluzionario trattato “De Morbis Artificum Diatriba”, non
stava semplicemente descrivendo le patologie associate
alle diverse professioni tipiche della sua epoca - stava
Qfondando una disciplina scientifica destinata a evolvere
attraverso i secoli fino ai giorni nostri. La visione di Ramazzini era straordinaria-
mente moderna: egli comprese, ben prima che ne esistesse una consapevolezza
diffusa, il legame tra condizioni lavorative e salute umana e che fosse compito
(anche) del medico adoperarsi al fine di rimuovere quelle condizioni di rischio.
Nato a Carpi nel 1633 e formatosi all’Università di Parma, Ramazzini ha la-
sciato un’eredità che trascende il suo tempo, ponendo le basi metodologiche
della medicina occupazionale ed ambientale moderna. Il suo approccio, sintetiz-
zato nella celebre aggiunta al giuramento ippocratico - “quam artem exerceat?”
(che lavoro fa?) (1) - rappresenta ancora oggi un fondamento imprescindibile
della pratica medica preventiva.
Dal lavoro all’ambiente: un continuum inscindibile
La moderna comprensione delle patologie correlate al lavoro ha progressi-
vamente evidenziato come il confine tra ambiente lavorativo e ambiente di vita
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