Page 158 - Atti convegno Ramazzini 2024
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drammatiche conseguenze di condizioni di lavoro non sicure.

               Goya realizzò il dipinto per denunciare un problema che all’epoca creava in-
             fortuni e vittime nei luoghi di lavoro. Il dipinto testimonia che la sua attenzione
             per la sicurezza, come per altri temi sociali, era   palese. Eppure, Goya morì
             nel 1828 a Bordeaux in Francia a causa del saturnismo, malattia dovuta all’in-
             tossicazione da piombo (5). Nel caso di Goya fu proprio una malattia di origine
             professionale.

               Infatti, Goya aveva l’abitudine di inumidire con la saliva il pennello che usava
             per dipingere, il che lo esponeva al contatto con piccole dosi di vernice (che con-
             teneva piombo) per molti anni. Tale abitudine condizionò la sua salute, dapprima

             si ammalò, ed infine morì per tale malattia.

               Eppure, i quadri e la sua storia dimostrano la sua attenzione a certi aspetti.
             Attenzione che tuttavia non è stata sufficiente ad evitare la malattia professio-
             nale. Probabilmente Goya era all’oscuro dell’effetto che la sua abitudine poteva
             provocare, poiché non era informato, non conosceva e quindi non prendeva
             provvedimenti per evitare il rischio alla salute.

               Si può anche ipotizzare che visto che di saturnismo se ne parla sin dall’Antica
             Roma (nell’epoca di Nerone, Dioscoride Pedanio, un medico greco, ipotizzò la
             tossicità del piombo) (6), come anche oggi può accadere ai lavoratori che non
             si proteggono dai danni a lungo termine, anche Goya non ebbe la capacità e
             un adeguata percezione del rischio legato alla sua abitudine per proteggersi,

             poiché quella sua abitudine, nell’immediato, non comportava alcun danno.
               Prendendo spunto dagli insegnamenti di Bernardino Ramazzini (7) si può ca-
             pire quanto sia importante pensare alla sicurezza sul lavoro come ad un percor-

             so, che parte dalla valutazione del rischio e porta alla formazione.

               Per gestire al meglio un rischio, per conoscerne gli effetti, esso va studiato,
             va valutato. Quando valutato si devono comunicare e fare comprendere al la-
             voratore i rischi per la salute, il che si realizza attraverso la formazione. Si deve
             inoltre modificare i comportamenti attraverso l’addestramento. Solo seguendo
             questo iter si può incidere sulla percezione e sul comportamento del lavoratore.


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