Page 104 - Atti convegno Ramazzini 2024
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Gli errori umani, come la distrazione e la fatica giocano un ruolo importan-
te nelle dinamiche causa di infortuni, ma la responsabilità della tutela della
sicurezza ricade su tutto il sistema organizzativo. Un’analisi accurata di ogni
incidente permette di identificare cause e misure preventive efficaci; l’analisi
dei quasi infortuni (“near miss”) è una fonte preziosa di informazione, perché
fortunatamente, pur essendo questi più numerosi degli infortuni denunciati, non
provocano danni alle persone.
L’insorgenza di malattie professionali e gli infortuni possono essere prevenuti
adottando soluzioni tecniche innovative che rispondano sia a rischi tradizionali
che emergenti. Tuttavia, spesso ciò che viene a mancare nella quotidianità è la
consapevolezza interiore del rischio correlato con la mansione che si svolge, non
perché la formazione sia stata carente, ma perché non è stata efficace.
In un contesto lavorativo in continua evoluzione diventa infatti fondamentale
aggiornare non solo le pratiche di prevenzione, ma anche i metodi di formazio-
ne. Approcci formativi innovativi personalizzati ed esperienziali, come la realtà
virtuale e i “serious games” possono coinvolgere emotivamente il soggetto, fa-
cendo in modo che la consapevolezza dei rischi diventi parte integrante delle
operazioni quotidiane, stimolando comportamenti responsabili e sicuri.
La tutela della salute riproduttiva
L’interesse sulle sostanze chimiche in grado di interagire con il sistema en-
docrino, e in particolare con la funzione riproduttiva, è andato crescendo nelle
ultime decadi, per l’impatto importante che possono determinare in termini di
effetti sulla salute della popolazione, e dei lavoratori, sia di tipo fisico ma anche
psicologico, investendo una sfera estremamente delicata come è quella del de-
siderio di genitorialità.
Gli studi condotti hanno consentito di comprendere la potenzialità di rischio
della presenza di questi agenti chimici in ambiente di lavoro e conseguente-
mente il legislatore è arrivato a ritenerle sostanze di “grande preoccupazione”,
così come definite all’interno del Regolamento REACH e, con l’emanazione della
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