Page 165 - Atti convegno Ramazzini 2024
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A titolo di esempio si riportano le cause legali promosse in Francia da lavora-
            tori danneggiati dall’esposizione ai pesticidi, che evidenziano come le dinamiche
            identificate da Ramazzini tre secoli fa continuino a riproporsi con nuove modalità
            (5).




              Verso il futuro: responsabilità condivisa e formazione

              “Tutti siamo responsabili per l’ambiente e i medici lo sono due volte, sia come
            cittadini/e che come professionisti/e della salute e/o scienziati/e”, ricorda il mot-
            to dell’ISDE. In questa duplice responsabilità riecheggia l’approccio olistico di
            Ramazzini, che non si limita a curare ma si interroga sulle cause profonde delle
            patologie correlate al lavoro.

              La collaborazione tra associazioni come ISDE e l’Istituto Ramazzini, insieme
            alle istituzioni accademiche come l’Università di Modena e Reggio Emilia, rap-
            presenta un esempio concreto di come l’eredità del maestro carpigiano continui

            a ispirare le nuove generazioni di professionisti e professioniste della salute.

              La sfida attuale si fonda sul concetto di sostenibilità, inteso nella sua dimen-
            sione integrata: economica, occupazionale e ambientale. È del tutto compren-
            sibile e legittimo aspirare a condizioni di vita dignitose e soddisfacenti per tutte
            le classi sociali e in ogni area del mondo. Tuttavia, stiamo progressivamente
            prendendo coscienza del fatto che questa aspirazione, per quanto naturale, in-
            contra limiti oggettivi. I cambiamenti climatici rappresentano un segnale inequi-
            vocabile della necessità di ridefinire il nostro modello di sviluppo, introducendo
            il concetto di limite come criterio guida per garantire la sopravvivenza e il be-
            nessere dell’umanità. In questo contesto, è essenziale affrontare e superare in

            modo condiviso e proattivo il conflitto spesso percepito tra tutela dell’ambiente
            e sviluppo occupazionale, riconducendolo a una logica di bene comune, capace
            di orientare le scelte politiche, produttive e sociali verso una visione realmente
            sostenibile.







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